Mammografia
L’esame fondamentale per la prevenzione del tumore alla mammella
Un esame invasivo?
La mammografia non è un esame invasivo
Quando va eseguita?
La mammografia va eseguita a partire dai 35 anni di età
Rischio qualcosa?
Dura pochi minuti e non è dannoso
Il nuovo Mammografo in Tomosintesi 3D
Nel nostro centro medico è a vostra disposizione il nuovo Mammografo in Tomosintesi 3D Senographe Pristina, uno strumento che permette di migliorare l’intera esperienza dell’esame mammografico. Grazie alle sue caratteristiche, il nuovo mammografo permette di alleviare le ansie delle pazienti, rendere più semplice e confortevole l’esame mammografico, il tutto con un dosaggio più basso a tutela della salute.
La mammografia è un esame fondamentale per la prevenzione del tumore della mammella.
La tecnica diagnostica morfologica (studia forma e struttura della mammella) consente di rilevare lesioni mammarie in fase precoce, che si presentano sotto forma di opacità nodulari a margini irregolari, microcalcificazioni polimorfe, oppure aree di distorsione strutturale.
Il limite maggiore della mammografia è rappresentato dalla “mammella densa”. In questi casi la quota di tessuto ghiandolare è maggiore rispetto a quella di tessuto adiposo aumentando la possibilità che la lesione non sia individuata. L’esame ecografico diventa in questi casi un indispensabile valido supporto diagnostico della mammografia.
La mammografia è un esame rischioso e invasivo?
Solitamente non è un esame doloroso e si esegue senza l’ausilio di anestesie o sedazioni.
Chi dovrebbe sottoporsi alla mammografia?
Viene prescritta alle donne sotto i 35 anni soltanto in pochi casi selezionati dallo specialista. In generale, sotto i 35 anni si preferiscono controlli clinici ed ecografici, per le caratteristiche strutturali della mammella.
Come si esegue la mammografia?
Alle donne non in menopausa è richiesto di sottoporsi all’esame nel periodo compreso tra il 5 ° ed il 12 ° giorno dall’inizio della mestruazione, per evitare di eseguire la mammografia nel periodo ovulatorio, quando la mammella è molto tesa e spesso spontaneamente dolente.
L’esame dura pochi minuti e viene eseguito con un particolare strumento radiologico chiamato mammografo, in grado di proiettare un fascio di raggi x mirato sulla mammella. La mammella viene posizionata su un sostegno e compressa leggermente tra due piastre plastificate. In questo modo i principali il tessuto adiposo e il tessuto ghiandolare vengono compressi e dissociati, rendendo più facile il loro studio, evitando sovrapposizioni di strutture.
La mammografia viene in genere seguita da una visita clinica e completata dal confronto con le mammografie eseguite precedentemente per individuare eventuali variazioni.
Dott.ssa Ilaria Cornacchia, Radiologa – Senologa.